Una Tradizione Siciliana Antica: la Zabbinata
La Zabbina è uno di quei sapori che ricordano l'infanzia. Ricorda i profumi della passeggiata in campagna. Amiamo ritrovare quei sapori in esperienze uniche. Per questo una delle nostre esperienze più amate è la passeggiata della domenica mattina tra gli uliveti per raggiungere il caseificio. Lì il nostro pastore Nino ci insegna l'arte di produrre la ricotta nel suo grande pentolone mentre la moglie lo interrompe per raccontarci delle sue pecorelle. Appena la Zabbinata è pronta, suona la campanella e dal pentolone viene versata la Zabbinata calda calda. In quelo momento cala il silenzio e si assapora quel piatto che racconta la nostra storia, mentre il vento tra le foglie del vigneto ci fa capire che è l'ora di pranzo. L’appuntamento con la “zabbinata” e la degustazione della “Zabbina” calda appena pronta, è un’emozione, e un piacere del palato, un attimo magico in cui gusti antichi si intrecciano con i gesti, è uno degli appuntamenti fissi che abbiamo voluto rievocare.
ma cos'è la Zabbina?
La zabbina non è che ricotta freschissima non ancora rassodata, insieme al suo siero di produzione, va mangiata appena venuta a galla. Nell’aria fresca e profumata gustare la zabbina è un vero e proprio rito, perché viene assaporata ancora calda nel luogo di produzione. Spesso accompagnata da tocchi di pane inzuppati nel siero, un pane rigorosamente fatto in casa.
La tradizione di produzione detta zabbinata è antichissima e un’abitudine del pastore o del “casaro” che era a tratti irrinunciabile. Un rito come abbiamo detto e una prelibatezza tutta siciliana, anche perché sembra che l’origine della ricotta sia per l’appunto in Sicilia. Il vocabolo “zabbina” proviene dal nome arabo del formaggio sia nella forma dialettale giaban che dall’arabo classico jubn. L’attrezzatura tradizionale per fare la zabbina prevedeva oltre alla classica “quarara” (pentola di rame) anche “lu zubbu”, cioè un bastone di legno che veniva usato per girare il siero e il latte.